sterilizzazione del gatto

La sterilizzazione del gatto è il gesto di chi ama gli animali. Leggendo questo articolo scoprirai perché sterilizzare il gatto maschio o femmina, quali sono le linee guida per un’operazione del gatto che non lasci margine a rischi e come scegliere il miglior cibo per gatti sterilizzati.

Sterilizzazione del gatto: i vantaggi

La sterilizzazione del micio rende migliore la qualità della sua vita. Questo vale anche per la sterilizzazione del gatto maschio (più propriamente castrazione del gatto), ancora troppo spesso sottovalutata.

Queste indicazioni dovrebbero essere osservate anche (e soprattutto!) per le colonie feline.

I vantaggi della sterilizzazione del gatto sono molteplici:

  • riduce drasticamente i rischi di cancro alle ovaie, all’utero, alle mammelle e ai testicoli;
  • riduce il rischio di piometra;
  • evita le gravidanze indesiderate, che favoriscono il randagismo o il sovrappopolamento dei rifugi;
  • annulla i comportamenti legati connessi agli impulsi sessuali, come il vagabondaggio del maschio, le urine fuori dalla lettiera, l’aggressività nei confronti dei simili e la marcatura del territorio.

Quando sterilizzare il gatto

Per salvaguardare il benessere del gatto, è bene rivolgersi al medico veterinario per individuare il momento migliore per sterilizzarlo. Le indicazioni generali, comunque, consigliano di sterilizzare il gatto maschio al raggiungimento della piena maturità sessuale, intorno al 6° mese di vita.

Per la sterilizzazione del gatto femmina, invece, si consiglia la sterilizzazione tra il 4° e il 6° mese, prima del raggiungimento della piena maturità sessuale e quindi del primo ciclo di calore.

Come si svolge la sterilizzazione del gatto

La sterilizzazione o la castrazione del gatto è un intervento chirurgico che si svolge sotto anestesia generale. Se si tratta di un gatto femmina, il veterinario può scegliere se procedere con l’ovariectomia (rimozione delle sole ovaie) o con l’ovarioisterectomia (rimozione di ovaie e utero). Può farlo con un’incisione classica nella linea mediana dell’addome, oppure in laparoscopia. 

Se si tratta di un gatto maschio, l’incisione viene praticata su entrambi i lati del sacco scrotale per la rimozione completa dei testicoli. Per entrambi i sessi, se possibile, si preferisce applicare suture riassorbibili che non richiedano ulteriore ausilio veterinario.

L’intervento chirurgico dura circa 15-20 minuti, a cui occorre aggiungere il tempo per la preparazione del micio all’anestesia. Complessivamente, il gatto rimane dal veterinario circa 45-50 minuti.

Quanto costa sterilizzare un gatto

Il costo della sterilizzazione è variabile. Normalmente oscilla tra i 150 e i 250 euro per le femmine e tra gli 80 e i 120 euro per i maschi. A fare la differenza la scelta tra ambulatorio e clinica veterinaria, nonché tra incisione classica e laparoscopia.

Sterilizzare il gatto in sicurezza: la guida

Per salvaguardare la salute del gatto, e ridurre al minimo anche i rischi di emorragie interne e infezioni, è bene osservare alcune semplici regole:

  • prima dell’intervento, sottoporre l’animale a esami del sangue, delle urine ed elettrocardiogramma, nonché radiografia del torace;
  • iniziare il digiuno almeno 7-8 ore prima dall’intervento;
  • non dare più acqua da 3 ore prima dell’operazione;
  • non allontanarsi dalla clinica nelle prime ore del post operatorio del gatto;
  • consultare il veterinario per la sterilizzazione del gatto con largo anticipo, così da informarsi sull’impiego o meno di gas anestetico, che riduce l’impiego dell’anestetico per via endovenosa;
  • munirsi di cibo per gatti sterilizzati;
  • rivolgersi subito al veterinario nel caso in cui, nel post operatorio del gatto, si sospettasse qualsiasi complicanza;
  • informarsi su come prendersi cura di un gatto sterilizzato, considerando che al cambiamento ormonale deve seguire un cambiamento delle abitudini per il resto della vita.

Alimentazione del gatto sterilizzato: cosa cambia

Hai visitato un negozio online per animali, ma non sai come orientarti? Oppure il negoziante a cui ti sei rivolto/a non ti pare abbastanza preparato? Ecco le linee guida per assicurare una dieta sana al tuo micio.

L’alimentazione del gatto sterilizzato deve essere in grado di soddisfare il suo palato e stimolare il suo senso di sazietà, mitigando l’aumento di appetito e il ridotto consumo di energia dovuti al cambiamento ormonale. 

Cercando di avere un equilibrio tra cibo umido e cibo secco l’alternativa preferibile per alimentare un gatto sterilizzato è quella delle formule studiate appositamente, in grado di sostenere pure l’equilibrio digestivo e prevenire la stitichezza.

Noi di Naxos PetFood abbiamo realizzato cibo per gatti di sterilizzati con pelo lungo o corto, per ogni gusto e per ogni esigenza:

  1. Sterilight al maiale e fico d’india, monoproteico per i soggetti più sensibili, a elevato contenuto di fibre presenti nelle barbabietola per prevenire i boli di pelo. Contiene alga spirulina, di cui abbiamo già affrontato i vantaggi, nonché olio d’oliva per la salute del pelo;
  2. Sterilight pesce azzurro e melagrana, monoproteico con pesce da pesca sostenibile e melagrana, potente antiossidante;
  3. Kitten pesce azzurro e melegrana, monoproteico adatto a tutti quei cuccioli già sterilizzati, ma ancora entro i loro primi 12 mesi di vita.

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