Le colonie feline possono aiutare i gatti randagi a sopravvivere e ad avere a disposizione acqua, cibo e riparo. Leggendo questo articolo scoprirai cosa sono, quali siano le norme che le regolamentano e come puoi registrarne una sul tuo territorio per dare una zampa a chi ne ha bisogno.
Che cos’è una colonia felina?
Per colonia felina si intende un gruppo di gatti liberi (minimo due) che frequentano abitualmente lo stesso luogo, pubblico o privato, e che possono essere accuditi da cittadini e volontari.
Le colonie feline possono essere registrate presso il Comune di appartenenza da un responsabile che viene incaricato, anche dal punto di vista formale, della sua gestione e talvolta munito di apposito tesserino di riconoscimento. Delle cure veterinarie, invece, il responsabile resta l’Ente.
Colonie feline e Comuni
I Comuni riconoscono l’attività dei tutor delle colonie e, in linea di massima, contribuiscono a fornire parte dell’alimentazione per gatti.
Attraverso appositi uffici, in collaborazione con l’Asl, provvedono al censimento e alla sterilizzazione dei gatti. Questo per contrastare il randagismo, che continua a essere una grande piaga sociale e che mette a rischio il benessere animale e quello degli umani.
Se vuoi saperne di più sull’argomento, puoi leggere il nostro approfondimento sulla lotta al randagismo.
Colonie feline e cittadini
I cittadini che volessero contribuire alla tutela dei gatti randagi, possono liberamente occuparsi della registrazione e della gestione delle colonie feline, anche senza far parte di un’associazione animalista.
Al contrario, coloro che volessero contrastare simili attività – lamentandosi magari per i piatti colmi cibo per i gatti di strada – non possono far altro che soprassedere. Per legge, le colonie feline in Italia non possono essere rimosse, né spostate. Non è dunque consentito allontanare, catturare o far adottare i mici in questione.
È consentito invece tenere fisse delle ciotole con acqua e croccantini, nonché casette per gatti.
Colonie feline e legge
Quali sono i diritti dei gatti di strada? La tutela degli animali di colonia è stabilita dalla legge n.281 del 1991 che:
- condanna ogni atto di crudeltà contro di essi, compresi i maltrattamenti e gli abbandoni;
- obbliga l’autorità sanitaria territoriale alla sterilizzazione delle micie e alla loro riammissione nel gruppo, nonché alla cura della loro salute;
- autorizza la loro soppressione solo in caso di soggetti gravemente malati o incurabili;
- sancisce il diritto alla territorialità per i gatti e i gattini delle colonie feline.
I Comuni, dal loro canto, avendo la responsabilità dei randagi del loro territorio, possono emanare specifici provvedimenti e regolamenti a tutela delle specie presenti. La vigilanza sull’osservanza delle leggi in merito alla protezione degli animali, come stabilito dal D.P.R. 31 marzo 1979, spetta al sindaco.
Anche le Regioni possono emanare leggi che proteggano e disciplinino la presenza e l’accudimento dei randagi, stabilendo pure a chi spetti il prelievo di eventuali soggetti da catturare per motivi sanitari e i requisiti dei gattili e dei rifugi per gatti pubblici, privati o convenzionati che devono prendersene cura fino a completa guarigione.
Sanzioni per maltrattamento di un gatto
Hai la certezza che qualcuno abbia ucciso o maltrattato il gatto di una colonia felina? Recati dalle forze dell’ordine con prove alla mano.
Chiunque per crudeltà o senza necessità, cagioni la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni, così come stabilito dall’art. 544-bis del Codice penale.
Il loro maltrattamento è punito, invece, con la reclusione da tre mesi a 18 mesi o con una multa da 5.000 a 30.000 euro.
Adozione gatti randagi
Vuoi adottare un gatto randagio? Purtroppo non è sempre possibile. La legge non è uniforme su tutto il territorio nazionale e, in linea di massima, tratta i cani senza padrone come “randagi” e i gatti che vivono nelle stesse condizioni come “gatti che vivono in libertà”.
Per quanto assurdo possa sembrare, in linea teorica è possibile l’adozione soltanto di gatti padronali abbandonati o gatti con menomazioni fisiche. Se hai questa intenzione, rivolgiti a una delle tante associazioni di volontariato felino che può sicuramente aiutarti a compiere la tua buona azione.
Colonie feline: faq
Qui di seguito le risposte alle domande più frequenti sulle colonie feline. Non trovi quella che fughi i tuoi dubbi? Non esitare a contattarci per ricevere il chiarimento che cerchi.
Come aiutare una colonia felina?
Se vuoi aiutare nella gestione dei gatti liberi puoi contattare le associazioni sul tuo territorio, il Comune o il servizio veterinario dell’Asl. Loro sapranno certamente indicarti chi ha più bisogno di te.
Come riconoscere una colonia felina?
Per riconoscere una colonia felina puoi presentare domanda formale, utilizzando l’apposito modulo dell’unità operativa di igiene urbana animale della tua città.
Come costruire una casetta per gatti?
Per offrire un riparo ai randagini, puoi costruire delle cucce con compensato o legno grezzo, oppure aprendo una parte di uno dei maxi contenitori che normalmente si utilizzano per riporre sull’armadio i vestiti fuori stagione. Sul web esistono tutorial che consentono di costruire casette con i materiali da riciclo più impensabili, con ottimi risultati.
Dove adottare un gatto?
Se vuoi adottare un micio, puoi rivolgerti a gattili, associazioni di volontariato felino o all’Ente di protezione animali.
Come finanziare una colonia felina?
I Comuni stabiliscono annualmente i contributi per la gestione delle colonie feline e i requisiti per accedere al finanziamento. Il budget, tuttavia, non copre mai il fabbisogno. Spesso i volontari contribuiscono a proprie spese, supportati se necessario dalle associazioni.
Quali malattie possono avere i gatti di strada?
Quasi mai virus, disturbi e malattie del gatto randagio possono essere trasmessi all’uomo, in quanto le due specie hanno DNA differente. Gli inconvenienti più frequenti, che possono mettere a rischio invece la sopravvivenza dell’animale, sono: la rinotracheite, la FIP, la FELV, la panleucopenia, la clamidosi, l’influenza felina, la cardiomiopatia restrittiva, l’herpes felino, la calicivirosi felina, la polmonite, le malattie dovute ai parassiti interni ed esterni.
Come prevenire la diffusione delle malattie nelle colonie feline?
Per prevenire la diffusione delle malattie nelle colonie feline e salvaguardare la salute dei gatti è consigliabile somministrare antiparassitari (per bocca, se si tratta di gatti forastici) ogni 30 giorni, vermifughi ad ampio spettro ogni 6 mesi e controllare quotidianamente la salute dei mici, per intervenire tempestivamente.
Quali sono i vantaggi della sterilizzazione dei gatti?
La sterilizzazione dei gatti: impedisce la proliferazione sul territorio; rende più stanziali i gatti, evitando che finiscano vittime di incidenti o avvelenamenti; riduce l’incidenza di tumori di tipo ormonale; favorisce la quiete tra maschi e allontana gli episodi di violenza anche a carico delle femmine.
Come collaborare con le associazioni animaliste?
Puoi cercare sul web o sul sito del tuo Comune la associazioni animaliste presenti nella tua città e contattarle per capire come poter collaborare con loro.
Naxos per il benessere animale
Noi di Naxos abbiamo a cuore il benessere e la tutela degli animali. Per questo i nostri prodotti sono 100% cruelty free e siamo continuamente impegnati in campagne di sensibilizzazione che possano contrastare l’abbandono. Di recente abbiamo donato 169 kg di crocchette per gatti per gli oltre trecento mici della colonia del cantiere navale di Palermo.
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